Celestron 14”
 

Dati tecnici:

Diametro 356 mm

Rapporto focale f 11

Lunghezza Focale 3910 mm

Peso 20,5 kg

Per un osservatore visuale, la necessità di possedere uno strumento dalla grande apertura è di primaria importanza, ma con l’aumentare di questa aumentano l’ingombro, il peso, e la difficoltà di gestione. Il C14 essendo uno Schmidt-Cassegrain ha si il pregio della compattezza, ma nonostante tutto è comunque uno strumento imponente, e guardare di faccia la sua lastra correttrice è un’esperienza da fare: com’è grande! 
Un altro fattore, tutt’altro che trascurabile per uno strumento del genere è la montatura, se l’intenzione è quella di portarselo in giro, questa non deve essere troppo pesante, ma nemmeno troppo leggera per non compromettere le osservazioni. Ho montato il 14” su una montatura MB-50 della ditta Marcon, che offre le caratteristiche di una buona stabilità, con una (ancora ragionevole) portabilità. 
Ho avuto modo di provare 3 esemplari di questo strumento, trovando sempre un ottica ben lavorata con immagini incise e luminose. Il 14” può essere considerato uno strumento tuttofare, se poi consideriamo il sistema Fastar (che permette di montare una camera CCD direttamente al primo fuoco dello strumento) anche chi si occupa di fotografia digitale potrà ben giovare di quest’ottica. 

Lo strumento viene fornito in una grande valigia (stile forziere) per il trasporto. I modelli recenti hanno il trattamento StarBright di serie, e sono predisposti per il sistema Fastar (rapporto focale f 2). Cercatore 9X50 diritto. Diagonale a specchio da 2” con adattatore da 1” ¼ . 

Vediamone la resa

Pianeti
 
Il C14 è uno dei migliori strumenti per pianeti che abbia mai provato. Ricordo con viva emozione, una notte di maggio dal seeing eccezionale, che mi  ha permesso di sfruttare sulla Luna ben 980X! All’interno del circo di Plato contavo 8 craterini. 

Giove 
Mostra la sua grande macchia rossa colorata con particolari all’interno, mentre le regioni polari si arricchiscono con una rete abbastanza fitta di bande sottilissime. Si osservano anche diversi ovalini biancastri di varie dimensioni… I satelliti medicei sono una spettacolo a parte; si osservano come dischetti di diverso diametro e colore. 

Saturno 
Veramente fantastico. Durante un’osservazione effettuata in una serata dal buon seeing, ho potuto spingere gli ingrandimenti fino a quasi 1000X (!) avendo ancora una resa decorosa e una luminosità più che accettabile. La divisione di Cassini era palese e quella di Enke perfettamente visibile, mentre si potevano osservare tre bande marroncine poste sull’equatore del pianeta inanellato. A bassi in gradimenti si potevano ammirare anche diversi satelliti, dandone una visione veramente accattivante. Ho potuto notare la netta superiorità rispetto al sia pur eccellente, Astro-Physics da 155 mm, almeno nelle serate di buon seeing, mentre nella media i due strumenti erano confrontabili (eccetto che per la luminosità, sempre abbondante – il che non guasta – nel 14”). 

Marte 
Questo è – giustamente – considerato un pianeta “difficile”, ma la resa nel 14" è notevole. Durante l’ultima opposizione del pianeta rosso, ho avuto l’occasione di divertirmi parecchio, confrontando quello che vedevo all’oculare del telescopio, con le immagini del pianeta ottenute dal telescopio spaziale Hubble! La sera dell’opposizione un collega astrofilo, compagno di quella memorabile osservazione, parlò addirittura di crateri, ma (ovviamente) si sbagliava, l’immagine a 980X mostrava un Marte “poroso”. 

Stelle doppie
Lo strumento rende molto bene sulle stelle doppie, ricordo con viva emozione la stella chi Aql una bella e alquanto difficile doppia: mv 5,6/6,8 separazione 0,5”! La sera del 22 agosto 2003 in una serata dal seeing eccellente (e caldo spropositato), sono riuscito a risolvere questo sistema: chiaramente sdoppiata a 780X. Ma anche le doppie dalla separazione più “normale” rendono bene; β Sco di mv 2,9/5,1 separate da 14”: La primaria la si osserva di un bel colore giallo vivo, mentre la secondaria appare arancione. Favolosa! 

Nebulose 
Il 14” raccoglie molta luce, un dato questo molto importante per quanto riguarda l’osservazione di oggetti di bassa luminosità specifica. Riporto di seguito l’osservazione della nebulosa M42 in Orione: 498X - E’ piena di chiaroscuri – il trapezio è magnifico, sono visibili 6 stelle (la sesta debolmente). 97X Il trapezio sembra bucare la nebulosa, mentre questa appare ricamata con delicatissime striature. Nella parte est del Trapezio noto una colorazione grigio-verdastra, con sbuffi rosati… 

Nebulose Planetarie 
Il grande rapporto focale di questo strumento, unito alla sua grande apertura, lo rende particolarmente adatto per questo genere d’oggetti. Ecco un esempio: Ngc 6567 Sagittario, mv 11,7 dimensioni 10”. 435X con filtro OIII; Visibile anche senza il filtro in un campo ricco di stelline, appare come una stella fuori fuoco. Con il filtro guadagna in luminosità, mostra una lieve tinta azzurrognola e un accenno di foro centrale. Osservazione effettuata sotto un brillante cielo di periferia! 

Ammassi globulari
Sono ben pochi gli ammassi globulari che lo strumento non riesce a risolvere. Ecco una osservazione fatta sotto un buon cielo d’alta montagna: M15, Pegaso: 77X - Incredibile il contrasto e la puntiformità delle sue stelle. 623X Risolto fino al nucleo. 

Galassie
Sotto un buon cielo il 14” rende molto sulle galassie, specialmente quelle compatte. 
Ngc 891, costellazione di Andromeda: 113X – la vedo immersa in un mare di stelle, distinguo perfettamente la banda di polveri e il rigonfiamento centrale. La banda di polveri si vede anche sulla regione nucleare sebbene più debole che ai bordi. 

Mi è piaciuto
L’ottica ben lavorata. L’image shift davvero molto contenuta. 

Non mi è piaciuto
 
L'aggancio del diagonale a specchio con sistema a vite; è un po’ troppo precario. Durante una sessione di osservazioni m’è caduto il diagonale a specchio ammaccandosi, con un oculare da 2”! Il cercatore fornito di serie è fisso, per di più montato in posizione scomoda. 
 
Giudizio
Decisamente positivo. Il C 14 è lo strumento adatto per l’astrofilo veramente esigente; come disse a chi scrive un amico: l’unico vero limite per il 14” è la qualità del cielo. Parole sante… 

Nota: Vista la grande lunghezza focale dello strumento, si consiglia vivamente l'acquisto di un buon riduttore di focale. 

 


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