Osservazioni SETTEMBRE 2006 


Prima di abbandonare gli oggetti tipicamente estivi, godiamoci ancora qualche bello spettacolo offerto dalle costellazioni più ricche di oggetti del cielo profondo; vasti campi stellari con gli oggetti “ricamati” in essi. La costellazione di Cassiopea, ben alta sulla nostra testa, si espone in tutta la sua gloria!


Ngc 281 – Ammasso con nebulosità – mv 7,4 - Dim. 25'X30' - Costellazione: Cas
Per provare un senso di “profondità cosmica” non c’è niente di meglio che un campo gremito di minutissime stelline, con una tenue nebulosità dispersa nel vuoto. Osservando questo oggetto, si rimane colpiti per la relativa facilità con la quale si vede la nebulosità; “la vedo!” esclamò un amico durante una nottata osservativa. Il filtro OIII potrà essere d’aiuto per staccare la nebulosità, le stelle di fondo scemano, ma un cielo cristallino è indispensabile: “questa bella nebulosa si mostra con la dovuta attenzione e la visione distolta, intorno ad un piccolo gruppetto di stelle, con la più brillante di mv 7,4 bianco azzurra; è informe”. (binocolo 20X100 in alta montagna). Si tratta comunque di un’osservazione al limite, indicata per osservatori abbastanza esperti. Utilizzando uno strumento da 200 mm e l’OIII la nebulosità diviene abbastanza facile (con il filtro possiamo vederla con strumenti da una decina di cm), risultando completamente invisibile senza il filtro. Aperture da almeno 300 mm ci permettono di vedere la nebulosità (una chiazza sferica), circondare alcune stelline a forma di Y anche senza l’OIII, con l’aggiunta del filtro la visione della nebula si trasforma; ha un aspetto pieno e contrastato, riusciamo ora ad apprezzare la sua forma che trovo vagamente somigliante alla M43, anche se è conosciuta come “nebulosa Pacman”. Strumenti da 400/450 mm riescono a mostrare anche (meglio con l’OIII o con l’UHC) una netta linea di polveri, donando alla nebulosa un’aspetto abbastanza vicino a quello fotografico.

Ngc 457 – Ammasso Aperto - mv 6,4 – Dim. 13’ Costellazione: Cas
È difficile resistere al fascino suscitato dalla visione di un ammasso come questo; una vera e propria collezione di diamanti. Posto 2,6° a sud da Ruchbah (δ Cassiopeiae) una stella bianca di mv 2,6 variabile. Tra gli strumenti migliori per gustarcelo c'è il binocolo, meglio se dal diametro generoso; osservandolo con il Vixen 20X125 ho potuto apprezzare la sua forma irregolare, con stelle colorate e media dispersione in luminosità, bello anche il campo circostante nel quale appare letteralmente incastonato. Al telescopio (bassi ingrandimenti), apprezziamo la brillantezza delle sue componenti, in particolare ne spicca una rossastra a est dal centro (SAO 22188, mv 8,6 var.). C’è chi afferma che la grande apertura è superflua nell’osservazione di un oggetto come questo, niente di più falso! Con strumenti da 450/500 mm l’ammasso rivela tutta la sua gloria; è molto ricco con stelline colorate e fini come polvere. Mi piacerebbe conoscere il parere di chi legge.

M52 – Ammasso Aperto - mv 6,9 – Dim. 16’ Costellazione: Cas
Se siamo amanti dei campi stellari gremiti da stelle finissime come polvere scintillante, non possiamo perdere quest’aperto. Lo troviamo 6,3° a nord/ovest di Caph (β Cassiopeiae), di mv 2,2 (var.), e a soli 22’ a sud/ovest dalla 4 Cassiopeiae, rende bene all’osservazione binoculare (come molti oggetti di questa costellazione).
Al binocolo si mostra come una chiazza non risolta, leggermente più brillante di ngc 7789 (6° verso sud/est). Al telescopio colpisce molto la sua ricchezza ma, soprattutto, il grande affollamento di astri “tanto fitte che nella parte centrale si confondono”. (Apo da 102 mm in alta montagna).

M103 – Ammasso Aperto - mv 7,4 – Dim. 6’ Costellazione: Cas
È sorprendente come in un’unica costellazione possano essere racchiusi tanti oggetti spettacolari. M103 è un ammasso aperto di piccoli dimensioni angolari, si presta ad essere osservato al telescopio con ingrandimenti medioalti. Ritenuto l’ultimo oggetto del catalogo originale di Messier (anche se taluni spostano M104, la galassia “Sombrero” all’ultimo posto, altri ancora addirittura M109!); è conosciuto come “ammasso freccia” per via della disposizione delle sue stelle. Al binocolo mostra l’aspetto di una nubecola, con qualche stellina emergente da un fondo non risolto, con una forma elongata a nord/ovest-sud/est. Binocoli dall’apertura più generosa, risolvono meglio questo ammasso, mostrando una forma triangolare o, per dirla con l’ammiraglio Smyth “fan” a ventaglio. Osservandolo con un 20X125 ho potuto godere di uno spettacolo emozionante; “una classica forma triangolare, perfettamente risolto in minute stelline variamente colorate, immerso in un campo gremito di stelline” (Vixen 20X125 in postazione suburbana con buona trasparenza). Al telescopio, “mostra stelle con media dispersione in luminosità variamente colorate (ne vedo una rossiccia nei pressi del centro), con le componenti più brillanti a forma di una Y”. (Apo da 102 mm in alta montagna). Strumenti dal diametro importante ci mostrano un ammasso abbastanza ricco, con stelline finissime e colorate, facendogli assumere un aspetto ingioiellato.

 

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