OSSERVAZIONI OTTOBRE 2004

Le serate si fanno più fresche, mentre il buio comincia ad anticipare sempre più; questo mese sarà difficile recarsi su alture raggiungibili solamente un mesetto fa, poco male, ci rivolgeremo a siti più bassi ma con buoni cieli, l’importante è non rinunciare all’osservazione celeste! Ben alta sulla nostra testa la costellazione di Pegaso, che assieme ad Andromeda il Perseo e Cassiopeia, costituisce un bel quadretto.

M 31 – Galassia – Tipo Sb – mv 3,5 – Dim. 178’x63’ Costellazione: And 
Eccoci di fronte a uno degli oggetti più distanti osservabili senza l’ausilio di strumenti ottici; la Grande Galassia di Andromeda. Ben alta in questo mese di ottobre, M31 appare come una macchia lattescente di forma ellittica, molto ben appariscente se osservata sotto un cielo non inquinato. Questa galassia è stata osservata anche in tempi antichi, senza essere riconosciuta per quello che realmente è: un oggetto enorme, distante più di due milioni d’anni luce, e tanto estesa che la luce, pur viaggiando alla considerevole velocità di 300.000 chilometri al secondo, impiega più di cento – centocinquantamila anni per attraversarla da una parte all’altra! 
Le sue dimensioni sono davvero enormi, essendo estesa quasi sei volte la Luna piena, in lunghezza, e più di due volte la Luna piena in larghezza, per sperare di contenerla tutta nel campo oculare dobbiamo osservarla con un binocolo del tipo 7/10X50, dove potremo ammirare la sua regione nucleare brillante ma non stellare, e una forma nettamente ellittica, con una luminosità che sfuma lentamente fin verso i bordi… A nord/ovest possiamo osservare, (solo sotto cieli cristallini, con questo strumento), la galassia satellite M110, (mv 8,1 – tipo E6 – dimensioni 17’x10’), visibile come un tenue buffetto di luce, dall’aspetto nebuloso, con forma ellittica, (anche se non tanto accentuata con questo strumento) e con la regione nucleare lievemente più brillante delle regioni circostanti. E verso sud/est, l’altra galassia satellite M32 (mv 8,2 – tipo E2 – dimensioni 8,5x6,3’), ben più appariscente dell’altra, ma con l’aspetto di una stella fuori fuoco. 
Tornando a M31, osservata attraverso il binocolo Vixen 20x125 appare: abbondantemente fuori dal campo del binocolo (3°). Vedo le due bande di polveri oscure, poste al di sopra di una regione nucleare a medio gradiente di luminosità. Nette le due galassie satelliti, con M32 di forma sferica e dall’aspetto sfumato, ed M110 nettamente elongata e più brillante verso il centro. Osservazione eseguita sotto un nero cielo d’alta montagna). 
Una osservazione molto simile si adatta anche per strumenti da una quindicina di centimetri di diametro, a bassi ingrandimenti, (perdendo la spettacolarità tipica della visione binoculare). Ingrandimenti più sostenuti, ci permettono di apprezzare una regione nucleare più piccola e maggiormente brillante, e di notare una luminosità nel disco della galassia non completamente uniforme. Osservata con strumenti di grosso diametro, M31 regala uno spettacolo indescrivibile: 66X M110 sembra la 31 vista in un telescopio da 10 cm! La 32 appare anch’essa ellittica, anche se con eccentricità minore della 110, con un luminoso nucleo stellare. M31 esibisce un luminoso nucleo puntiforme, (stellare), con due bande di polveri a nord, molto sottili e frastagliate, (marroncine)! Si osserva perfettamente anche Ngc 206, una nube stellare all’interno della galassia, che ad alti ingrandimenti mostra una forma lievemente ellittica e appare sgranata. Questa osservazione è stata eseguita a Colle dell’Agnello, in agosto di quest’anno, a 2.700 Mt. sotto un cielo cristallino ma con un seeing non eccelso, a causa del forte vento, con il dobson da 508 mm. Si lancia pertanto l’invito ai lettori di osservare questo autentico gioiello celeste con qualunque strumento. 

Quintetto di Stephan – Gruppo di galassie – Costellazione: Peg 
Nell’osservazione del cielo, le cose che maggiormente contano sono molteplici, come: l’apertura dello strumento usato, la qualità del cielo, ma soprattutto l’esperienza dell’osservatore. Anche l’aspetto psicologico ha una certa rilevanza, “saper” dell’impossibilità di un’osservazione potrebbe fare anche la differenza tra il vedere e il non vedere. L’osservazione di questo gruppetto di galassie, (che tanta importanza assume in un certo contesto cosmologico), è oggetto di discussione tra gli astrofili; c’è chi afferma di esser riuscito a percepirlo anche con un’apertura di soli 90 mm di diametro! Non spetta a me giudicare se simili affermazioni siano vere oppure no, per esperienza, mi sento di affermare che con aperture inferiori a 250 mm può risultare un impresa veramente ardua riuscire a staccarle. Un amico astrofilo, mi confidava, che con il suo C11, riesce solamente a intravederle, senza poter staccare le singole componenti. Dal canto mio, posso solamente confermare questa versione, in quanto, osservando questo quintetto di galassie sotto un cristallino cielo a 2.600 Mt. con uno Schmidt-Cassegrain da 254 mm, ed un buon seeing, le ho solamente intraviste. Per osservarle con un certo profitto, una grande apertura, (400 mm in su), si rende indispensabile. 
Riporto di seguito, un’osservazione del “quintetto”, effettuata con il dobson da 508 mm, sotto un limpido cielo, ma con cattivo seeing, a Colle dell’Agnello a 2.700 Mt. 
66X - Conto agevolmente quattro galassie, più una quinta a fatica, Vedo la galassia doppia Ngc 7318A/B, (mv 13,4 – 13,2 – Dim. 36”X31” – 1’,10”X41”). 133X Ora sono perfettamente visibili tutte e cinque senza il minimo sforzo, riesco a vedere anche la forma delle più brillanti. Ngc 7319, (mv 13,1) appare ellittica, mentre ngc 7320, (mv 12,6) è vista frontalmente… 
Invito i lettori, a tentare questo interessante gruppo di galassie, distante centinaia di milioni d’anni luce. 

Ngc 7331 – Galassia – Tipo Sb – mv 9,5 – Dim. 10,7’x4,0’ Costellazione: Peg 
Si tratta di una bella galassia, facilmente osservabile anche da cieli moderatamente inquinati dalle luci, con strumenti da un centinaio di millimetri di diametro. In montagna la si stracca con un buon binocolo tipo un 16X70. “Dopo qualche difficoltà nel trovarla, data la ricchezza stellare del campo dove è sita, si osserva questa galassia dalla regione nucleare puntiforme. Non appare molto grande, è nettamente elongata e ricorda la M31”. (20X125 sotto un ottimo cielo di alta montagna).
Con uno strumento da 100 mm la si vede nettamente ovale, ricorda M31 in miniatura, anche se scarna in particolari. Per cominciare a notare qualche chiaroscuro, dobbiamo munirci di un buon 250 mm. 
200X – E’ molto brillante, con una regione nucleare luminosa e puntiforme, e a nord/ovest da questo c’è (netta) una banda di polveri, mentre a sud/est, il bordo della galassia appare sfrangiato e piegato verso nord… A nord/est vedo ngc 7325, (mv 14,2 – dim. 57”x38”), mentre verso sud/est, di galassie ne vedo addirittura quattro! Ngc 7335 – mv 13,4/ ngc 7337 – mv 14,9/ ngc 7340 – mv 14,1/ ngc 7336 – mv 14,7). Veramente un bello spettacolo… (dobson da 508 mm, a 2.600 Mt.). 
Qual'è l’apertura minima per cominciare a rivelare certi dettagli? Al lettore il compito di scoprirlo. 

Ngc 752 – Ammasso Aperto - mv 5,7 – Dim. 50’ Costellazione: And 
Si tratta di uno splendido ammasso aperto, ma stranamente trascurato dalla maggioranza degli astrofili, ingiustamente direi! Con un diametro grande quasi il doppio della Luna piena, e un numero di stelle intorno alle sessanta unità, quest’oggetto merita d’essere cercato e gustato. Basta il più piccolo dei binocoli per cominciare ad apprezzarlo, l’oggetto si trova due o tre gradi a sud di Gamma Andromedae, una delle più belle stelle doppie del cielo, con la primaria di color arancio, e la secondaria azzurra. Ngc 752 mostrerà una manciata di stelline disposte in forma approssimativamente sferica, emergere da un fondo ricco di stelle piuttosto brillanti, di color giallo/arancione, specie a sud/ovest. Ho avuto modo di osservarlo con un 20X80, sotto un cielo non proprio ideale, trovandolo; molto bello, appare immerso in un campo ricco di stelle colorate, non vedo nessuna condensazione centrale. 
Osservando con il telescopio, l’oggetto perde parte del suo fascino, potremo ammirare la brillantezza e il variegato colore delle sue componenti più luminose, mentre allo stesso tempo, cominceranno ad apparire molte stelline di fondo. Utilizzando strumenti dalla grande apertura, (500 o più millimetri), possiamo cercare alcune deboli galassiette poste al suo interno,verso sud. Si tratta di oggetti deboli, e, anche utilizzando grandi aperture, è richiesto un cielo limpido e cristallino d’alta montagna, per poter sperare di osservarle.

NGC 7009 – Nebulosa Planetaria (Saturn Nebula) – mv 8 – Dim. 25” mv stella centrale – 12,7 Costellazione: Aqr 
Situata un paio di gradi a nord/ovest della Ni Aquarii, una bella stella di colore giallo oro, di mv 4,5, questa planetaria si mostra anche con strumenti di piccolo diametro, nei quali potremo notare una forma elongata somigliante a una palla da rugby. Le “maniglie” esterne, che la fanno somigliare al sesto pianeta del sistema solare, cominciano a divenire palesi con aperture da 200/250 mm; su questa planetaria l’uso del filtro OIII risulta dannoso, in quanto la “brucia”, a meno di non utilizzare forti ingrandimenti, ma in questo caso la grande apertura diviene un obbligo. 150X - Vedo perfettamente le due anse. 783X con OIII – Ora è l’equivalente di una buona foto, con le anse perfettamente visibili assieme a due gusci separati e la stella centrale… (C14 sotto un limpido cielo suburbano).

M15 – Ammasso Globulare – mv 6,3 – Dim. 12’ – Classe – 4 – Costellazione: Peg 
Situato a circa 4° a nord/ovest di Enif, (Epsilon Pegasi), una bella stella giallo/arancione di mv 2,4 si trova questo autentico gioiello celeste. Se il cielo è davvero cristallino, possiamo intravederlo anche ad occhio nudo, come un batuffolo nebuloso, appena staccato dal fondo. Facilissimo anche nel più piccolo dei cercatori, è un ammasso di difficile risoluzione. Chi scrive è riuscito a risolvere parte del suo alone, con un rifrattore apocromatico da 102 mm, utilizzando ingrandimenti medio-alti. Possiamo osservarlo con profitto, spingendo un po’ la risoluzione, con diametri da 200 mm in su, ma solo con aperture medio grandi possiamo parlare di spettacolarità. 133X – Risolto fino al nucleo, esibisce una forma leggermente ovale. Le sue stelle sono fitte, finissime e colorate! (508 mm a Colle dell’Agnello). Forza e coraggio dunque… 

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