Osservazioni MAGGIO 2005 

Maggio è per molti il mese delle allergie; un motivo in più per recarsi in alta quota! In questo mese possiamo osservare abbastanza comodamente la costellazione della Vergine, con tutto il suo “carico” di galassie, un consiglio; coordinate prima le osservazioni. A nord, ben alta sulla nostra testa, la costellazione di Ercole (ma una volta tanto non parleremo di M13!). Atlanti stellari alla mano, e telescopi pronti all’uso, andiamo alla ricerca dell’infinito! 

M104 (Sombrero) – Galassia – Tipo Sb – mv 8,3 – Dim. 8,9’x4,1’’ - Costellazione: Vir 
Ci troviamo di fronte a una splendida galassia, uno dei più bei oggetti della sua categoria, peccato che alle nostre latitudini sia un po’ bassa sull’orizzonte, le nostre regioni meridionali sono, in questo caso, avvantaggiate. 
Per la sua forma, questa galassia ricorda un disco volante, o il celebre copricapo messicano, il sombrero, da cui il soprannome. Questa è una delle galassie più facili da osservare, con qualunque strumento e in qualunque cielo; personalmente sono riuscito a vederla con un 20X80, sotto un cielo così luminoso da nascondere le figure delle costellazioni! Non conosco nessun astrofilo, esperto o meno, che sia rimasto deluso da quest’oggetto, anche gli osservatori occasionali rimangono rapiti dalla visione “aliena” di M104. Solo con strumenti d’un certo diametro però, si riesce a dar ragione pienamente del suo nome; 191X è impressionante la sua somiglianza con il sombrero! La linea oscura la taglia in due, e appare frastagliata in molti punti. (Celestron 14). Osservandola con il mezzo metro, ad alti ingrandimenti, la frastagliatura presente nella linea oscura, si proietta anche sul nucleo e si riesce a intravedere la luminosità della regione nucleare filtrare dalla polveri! 
Cerchiamo la “Sombrero”, ma soffermiamoci a coglierne i particolari più minuti che il nostro strumento è in grado di cogliere, pratica (sic) quasi sconosciuta alla maggioranza degli astrofili… 

M84/86 – Galassie - Tipo E1/E3 – mv 9,3/9,2 – Dim. 5,0’x4,4’/7,4’x5,5’ - Costellazione: Vir 
Mi piace osservare queste galassie con uno strumento a grande campo, per due diversi motivi: la ricchezza della zona circostante e la visione “poetica” la quale mi riporta alla mente il bell’epiteto su queste galassie: due occhi accesi nell’infinità. 
Il miglior modo di gustarle è attraverso un buon binocolo, dalle dimensioni generose e sotto un cielo vellutato. Con il 20X100 sono incantevoli; visibili come due stelle sfocate, tutt’intorno se ne osservano parecchie altre. Utilizzando il Vixen 20X125, queste due galassie appaiono estremamente brillanti; nello stesso campo ne conto agevolmente 7! Anche con il mezzo metro queste galassie non mostrano molti particolari, ho potuto però riscontrare una differenza rispetto agli strumenti più piccoli; i bordi appaiono decisamente sfumati, e sembrano più grandi. Vicino a M86, verso nord/est, si può osservare una piccola chiazzetta ellittica, meglio con strumenti di grosso diametro. Quando osserviamo M84 e M86 – con il nutrito gruppetto che le circonda – stiamo “mirando” il cuore dell’ammasso di galassie della Vergine, il più vicino dei grandi ammassi di galassie; quelle macchiette indistinte sono composte da miliardi di soli, ridotti al rango di nubecola dall’inimmaginabile distanza di milioni di anni luce... 

M87 – Galassia – Tipo E1 – mv 8,6 – Dim. 7,2’x6,8’ - Costellazione: Vir 
Chiunque tratti questa galassia, riporta – giustamente – l’assoluta mancanza di particolari con qualsiasi tipo di strumento, in questa sede vedremo che non sempre ciò corrisponde a verità. Vale comunque la pena cercarla per le sue peculiarità; è una galassia gigante (si pensa che abbia una massa di mille miliardi di stelle!), è una potente radiosorgente, ed ha un getto di materia che esce dal suo nucleo. Possiamo rintracciarla sotto qualunque cielo, anche urbano; la galassia mostrerà il tipico aspetto di un ammasso globulare, più brillante al centro e sfumato ai bordi. Osservata con il Vixen 20X125, potevo vederla “come un globulare non risolto dal brillante nucleo. A ovest vedo Ngc 4476/4478 di mv 12,2/11,4, visibili come due deboli macchiette indistinte”. Sotto un buon cielo di montagna, ho puntato M87 con il Celestron 14: 130X – Vedo un nucleo brillante ma non stellare, circondato da un grande alone…
Osservandola con il mezzo metro, a bassi ingrandimenti si mostrava decisamente luminosa, ma arida in dettagli, nel campo riuscivo a vedere quattro galassie, contando anche la 87, Ngc 4476/4478, di cui sopra, anche queste molto facili e verso sud Ngc 4486 di mv 12,6. La vera sorpresa ci fu in una serata dall’ottimo seeing, dove a 500X, la galassia mostrava un chiaro aspetto granuloso, con alcuni puntini che ricordavano le stelle in un ammasso globulare poco risolto, ma in questo caso si trattava di alcuni globulari presenti nell’alone di questa galassia; globulari extragalattici! Ma non è tutto, con la visione distolta e, particolare visibile solo a tratti, si percepiva un piccolo rafforzo di luce, come una lamella, all’interno dell’alone di M87, confermato da un altro osservatore esperto, in maniera del tutto indipendente, (come in ogni occasione del resto). Che si trattasse del getto? Non potrei giurarci.

Ngc 6207 – Galassia – Tipo Sc – mv 11,5 – Dim. 3,0’x1,4’’ - Costellazione: Her
La zona di cielo che ospita questa graziosa galassia, ospita un oggetto ben più famoso: M13. Questo può essere sia un bene sia un male. L'ammasso globulare più famoso dell’intero emisfero boreale è luminoso, facilmente risolvibile e riesce a offuscare anche l’altro autentico gioiello di questa costellazione, M92 (che tratteremo in un’altra occasione), ma non solo, anche un intero ammasso di galassie viene totalmente ignorato dalla stragrande maggioranza degli astrofili! 
Ngc 6207 è una graziosa galassia, facilmente rintracciabile con un buon riflettore da 150 mm sotto un buon cielo. Data la vicinanza con M13, e – soprattutto la luminosità di quest’ultimo – sarà opportuno tenere il globulare al di fuori del campo oculare. 
La galassia esibisce una forma ellittica e ha una regione nucleare piuttosto brillante, si rendono necessari ingrandimenti medio alti, nonostante ciò, utilizzando il binocolo 20X125 sotto un buon cielo, sono riuscito a intravederla, si mostrava come un leggerissimo, ma apprezzabile batuffolino, a nord/est di M13. 
Osservandola con il mezzo metro, ho potuto rintracciarla sotto un cielo non ancora perfettamente buio! A ingrandimenti sostenuti, la vedevo immersa in un campo povero di stelle luminose. Esibisce forma ellittica, con un nucleo – brillante – non stellare e un alone irregolare… (133X). Un invito a resistere alla bellezza di M13. 

M61 – Galassia – Tipo Sc – mv 9,2 – Dim. 6,0’x5,5’’ - Costellazione: Vir 
Quando si parla di Lord Rosse, viene alla mente la galassia M51, disegnata dal nostro con tanta dovizia di particolari, ma basta confrontare una fotografia di M61 con un disegno di Lord Rosse, per rimanere stupefatti dei particolari osservati visualmente dal grande osservatore dell’800; quale strumentazione si rende necessaria ai nostri giorni per ripetere l’esperienza del nostro? Su tale questione ne ho lette tante; c’è chi dice un'apertura da 350 mm, chi da 450 mm, per esperienza posso avvalorare la seconda. 
M61 è una brillante galassia posta circa 4° a nord/ovest di eta Virginis, una brillante stella bianca di mv 3,8. Possiamo rintracciarla anche sotto cieli suburbani, ma per apprezzarla al meglio sarà opportuno portarsi sotto un cristallino cielo d’alta montagna. Con aperture da 300 e più millimetri, a ingrandimenti medio alti, possiamo cominciare a notare che la sua luminosità non è uniforme, ma per osservare la struttura spiraliforme abbiamo bisogno di aperture da 400 mm e oltre: 133X – Mostra un nucleo brillante e stellare, una leggera barra dalla cui si dipartono due spire, una diretta verso nord l’altra in direzione opposta. Osservo alcune stelline proiettate sulle spire. (Ariete da 508 mm in alta montagna). 
Sarà opportuno dedicare maggiore attenzione ai vari oggetti celesti, diversamente dall'abituale "toccata e fuga" dell’astrofilo medio; più che guardare bisognerà imparare a vedere. 

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