OSSERVAZIONI GIUGNO 2004


17 Vir - mv 6,6/9,4 – Separazione 20,2” A.P. 337° 
Si tratta di una bella doppia, esibisce un buon contrasto di colori ed è alla portata di qualunque strumento. La primaria si osserva di un bel colore giallo-arancione, mentre la secondaria appare rossiccia.    [ Vedi disegno ]  


84 Vir – mv 5,5/7,9 – Separazione 2,9” A.P. 229° 
Ecco una doppia a dir poco meravigliosa, ma decisamente più difficile della precedente. Possiamo osservarla con un ottimo strumento da almeno 10 cm di diametro. La primaria appare di color arancione, e la secondaria un incredibile puntino azzurro.    [ Vedi disegno ]  

M5 – Ammasso Globulare – mv 5,7 – Dim. 17,4’ – Classe – 5 – Costellazione: Ser
Ben alto nel cielo in questo periodo dell’anno, possiamo ammirare questo splendido globulare, senz’altro uno dei più luminosi del cielo. Può essere osservato senza l’ausilio di nessun strumento ottico, a patto di recarsi sotto un cielo cristallino, dove la Via Lattea comincia a mostrare le sue nebulose oscure con contrasto degno di nota. 
Una volta che queste condizioni vengono rispettate, potremo vedere una pallida macchietta nebulosa dall’aspetto di una stella sfuocata. Il più piccolo strumento – dal cercatore al binocolo 10X50 – lo mostrerà immerso in un bel campo non molto ricco, come una macchietta dal nucleo brillante (cercatore), e un alone che sfuma verso l’esterno, (binocolo). Ho potuto osservare quest’oggetto sotto un bel cielo di montagna, con il binocolo, (un mostro), 20X125 risolvendo tutto l’alone, e (osservazione più difficile), la parte sul nucleo. Sotto le medesime condizioni di cielo, un buon 150 mm può permetterci di fare la stessa esperienza del gigantesco binocolo, con la possibilità di ingrandire, permettendoci di ammirare meglio le stelle di M5. Un 200 mm migliora le cose
Un 250 mm lo risolve molto meglio ad alti ingrandimenti: la regione nucleare comincia a “sciogliersi”, anche se non completamente.. 
Con telescopi di una certa mole questo ammasso diviene: divino! 133X - Sembra un gomitolo di lana fitto di stelle colorate, (gialline, arancioni e bluastre). Vedo anche alcuni spazi oscuri (bande) tra le componenti di quest’ammasso tanto da darmi l’impressione d’essere seghettato. Inoltre la sua forma è ellittica. 
Questa è una osservazione fatta con il mio dobson da 508 mm e rappresenta quanto di meglio si possa fare con diametri decisamente grossi, ma anche con aperture da 300/350 mm si possono fare belle esperienze. Con un Celestron 14 cominciavo a vedere il colore delle sue componenti nelle parti periferiche dell’alone. 

M80 – Ammasso Globulare – mv 7,3 – Dim. 8,5’ – Classe – 2 – Costellazione: Sco
Situato una ventina di gradi a sud/est di M5, questo globulare è del tutto diverso. La luminosità delle sue componenti più brillanti si colloca intorno alla 14° magnitudine, e la sua classe di appartenenza, (2) lo rende un oggetto decisamente compatto. Ricordo brevemente, che la classe 2 è un indice di concentrazione: con la classe 1 abbiamo la massima concentrazione mentre con la classe, 12 abbiamo la minima concentrazione.
M80 può essere osservato anche sotto un cielo inquinato dalle luci artificiali, perché essendo molto concentrato, lo si vede come una stellina fuori fuoco. Binocoli (anche di una certa potenza) e piccoli telescopi, lo mostrano come un batuffolino nebuloso, più brillante nella sua parte centrale. Possiamo tentare la risoluzione in stelle di questo oggetto con diametri da 250 mm in su, durante serate con ottimo seeing, ma sarà impresa ardua poter solo risolvere le sue regioni esterne. Con aperture dell’ordine dei 350/400 mm possiamo risolverlo chiaramente nell’alone, ma le regioni nucleari rimangono inviolate e la sua osservazione non è all’altezza della spettacolarità, che - in genere - ci riservano gli altri oggetti della stessa categoria. Solo con il dobson da 508 mm diviene abbastanza spettacolare; 133X – l’alone è risolto in una miriade di stelline, sembra una ragnatela! 
Effettuare osservazioni al limite del proprio strumento, e di se stessi, può essere faticoso e per taluni anche inutile, forse… ma fa bene allo spirito! 

NGC 6543 – Nebulosa Planetaria – mv 8,8 – Dim. 19,5” mv stella centrale – 11,1 Costellazione: Dra
Ben alta sulla nostra testa, questa stupenda nebulosa planetaria, conosciuta anche sotto il nome di Cat’s Eye (occhio di gatto), perché nelle fotografie fatte con strumenti di una certa classe, la sua forma richiama immediatamente l’immagine dell’occhio del felino domestico, ha anche un’importanza nella storia dell’astronomia. Questa nebulosa si trova nel cosiddetto polo nord dell’eclittica, e non solo; nell’anno 1864, Huggins riprese il primo spettro nebulare proprio su questa planetaria. 
Può essere cercata anche sotto cieli moderatamente inquinati, meglio con l’uso dell’ottimo OIII, anche con aperture dell’ordine dei 150 mm (100 mm se rifrattori apocromatici). Sotto un bel cielo questo oggetto dà molte soddisfazioni all’osservatore visuale: esibisce una forma ovale, con la stella centrale abbastanza evidente, (aperture da almeno 150/200 mm). Con il filtro OIII la sua forma diviene più “pulita”. Strumenti dal diametro superiore ai 350 mm evidenziano diversi gusci concentrici la stella centrale. 

M 64 – Galassia – Tipo Sb – mv 8,6 – Dim. 9,3’x5,4’ Costellazione: Com
Si tratta di un oggetto veramente spettacolare, guadagna in dettagli con l’aumentare dell’apertura. E’ visibile anche con un semplice binocolo, come una debole chiazza avente forma ovale più brillante nella sua parte centrale, anche se per riuscire a vedere il particolare da cui prende il nome si rende necessario un ottimo 150 mm sotto un eccellente cielo. 
Vista la buona luminosità può essere cercata anche sotto un cielo urbano, (avendo cura di schermarsi da eventuali fonti di illuminazione diretta), anche con piccoli strumenti. Dalla mia postazione abituale – una quindicina di chilometri da Torino, con un cielo non proprio da montagna -, circa 18 anni fa la osservavo con il mio 114/900 riportandone la seguente descrizione: 45X: Molto bella. Distinguo nettamente la sua forma (molto pulita), con una regione nucleare ad alto gradiente di luminosità, senza riuscire a vedere la banda oscura posta sul nucleo. 
Ammetto che il cielo di 18 anni fa era meno inquinato di quanto non lo sia oggi, utilizzeremo quindi un diametro da 150/200 mm per ottenere le stesse prestazioni; ridateci il nostro cielo! 
In alta montagna, utilizzando un buon 150 mm, possiamo cominciare a vedere questa banda oscura posta appena sopra il nucleo, senza tuttavia percepire particolari. Questo può valere fino a 200 mm d’apertura, anche se la visione di questo oggetto migliora man mano che il diametro dello strumento utilizzato cresce. A partire da 300/350 mm possiamo notare alcune irregolarità in questa banda oscura. Riporterò di seguito, una recente osservazione di M64 fatta in montagna con un riflettore da 508 mm: 133X - Fotografica. Osservo un vasto alone di forma ovale, e in visione diretta (senza cioè utilizzare la visione distolta), un brillante nucleo stellare. La banda di polveri proiettata sul nucleo è palese, ha la forma di un semicerchio con la gobba rivolta verso l’alto, e sono molte le frastagliature che appaiono lungo la sua lunghezza. Ovviamente, questo rappresenta quanto di meglio si può fare sotto un nero cielo di montagna, con un’apertura decisamente importante. 


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