Novembre 2009
 

      Un convegno atteso
 


Alcuni momenti della conferenza


Era dai tempi dell’Astron (chi se lo ricorda?), che – almeno per quanto riguarda il nord Italia - non si vedeva tanta gente, accalcata intorno agli stand, come nella fiera di Erba lo scorso 14/15 novembre. Una reminescenza piacevole dunque, per chi (proveniente da Milano o Torino), non è costretto ad affrontare mezza giornata di viaggio per avere la possibilità di visionare le ultime novità del mercato, e scorrazzare lungo file di telescopi che, alla stregua dei “buoni malati” sentiamo la necessità di ammirare.
Così, domenica mattina di buon’ora, assieme agli amici Luciano Spanu e Luca Boccafogli, sono partito alla volta di Erba, viaggiando in un clima cupo e uggioso, scaldato però dai nostri entusiasmi!
Tra le iniziative della fiera, spicca quella di Rodolfo Calanca e Angelo Angeletti, che hanno organizzato una serie di conferenze (ben 17 tra il sabato e la domenica mattina!), una maratona di relatori, che – a turni di 30’ circa – si sono alternati su un palco ben sonorizzato e in diretta stream (una delle novità più piacevoli), con l’intento di esporre argomenti di vario genere anche al popolo (sempre crescente per fortuna) degli internauti, che hanno potuto apprezzare le conferenze comodamente da casa, seduti davanti al monitor del PC, delle quali è possibile visionare le registrazioni al seguante indirizzo web: http://www.livestream.com/eantv).
I temi trattati sono risultati i più svariati e anche impegnativi, sia per chi ha visionato le conferenze, sia per chi (tra i quali era presente anche chi scrive), si è alternato assieme ai colleghi, al microfono della sala conferenze.
La fiera ha visto molti espositori, e tante sono state le novità presentate dai vari distributori: alcuni prodotti, davvero innovativi, saranno presentati prossimamente sulla rivista Coelum.
Tra tanta tecnologia, spiccava per contrasto, uno splendido cannocchiale galileano, portavoce di un’epoca così lontana, ma – forse grazie all’anno dedicato all’Astronomia – anche così sentita: quel lontano 1609, quando Galileo con il suo piccolo e rudimentale cannocchiale, così pieno di aberrazioni, riusciva ad aprire le “strade del cielo”, appiattite da millenni di dogmi aristotelici, e "spiegazioni del mondo” basate su un senso comune, rimpicciolito da un’ignoranza di tipo “locale”!
Nella mia conferenza ho potuto toccare temi inerenti l’osservazione diretta del cielo, portando alcuni esempi di come, una certa mentalità aristotelica, alberghi anche in alcuni – sedicenti – “astrofili dotti” contemporanei, che forse (non avendo nient’altro di meglio da fare) vomitano “arringhe del nulla” sui vari forum!
Ho avuto anche l’occasione (e il piacere), di incontrare alcuni amici, lettori dei miei libri e dei miei articoli, (è uno di loro a pormi una domanda alla fine della conferenza), che ringrazio per aver assistito alla stessa, assieme a tutti quelli che, essendo impossibilitati a recarsi a Erba, l’hanno visionata tramite il web.

In definitiva, la validità di un certo tipo di attività, arriva da chi s’impegna direttamente sul campo con il proprio strumento e, per esperienza diretta (ma soprattutto non razionalizzando una propria incapacità di vedere), vede con i propri occhi, convalidando l'osservazione di chi (come me) mette a disposizione altrui, basate su osservazioni dirette con il proprio strumento, le descrizioni dei vari oggetti celesti. 
Per terminare, vorrei condividere con chi legge queste rghe, una e-mail, giunta stamane da un lettore di uno dei miei libri, (non ne riporto il nome rispettandone la privacy), che mi scrive: “[la lettura del suo libro] mi ha cambiato profondamente … Prima avevo un piccolo rifrattore acromatico da 90/910, ora ho acquistato un bel dobson da 16". Con questo strumento ho potuto vedere con i miei occhi quello che ha scritto nel suo libro: (un telescopio di diametro maggiore è sempre e comunque migliore di uno piccolo …'); non c'è niente di più vero!!!!".
Questo rappresenta la verifica di un’esperienza diretta, appartenente dapprima a qualcun'altro, e fatta successivamente propria; la migliore constatazione della validità di questa bella attività. Ringrazio profondamente questo lettore (e tanti altri), per aver messo a nudo un atteggiamento realmente scientifico (verifica diretta delle affermazioni altrui), e messo a disposizione degli altri, una "scoperta" che è diventata a pieno diritto sua. Questo la rappresenta la vera essenza, di ciò che definiamo (a volte troppo ottimisticamente) progresso.

Arrivati alla fine di questa chiacchierata, sento il dovere di rivolgermi a tutti coloro (e siete stati veramente tanti), che hanno seguito la mia conferenza: un vivo GRAZIE!
 


Luciano Spanu allo stand della Nortek


Luca Boccafogli nei pressi del "piccolo" riflettore di Marcon   


Il sottoscritto (a sinistra) con Nuccio d'Angelo, nello stand della Deep Sky

                                            

                                                                                                       


Alla prossima!

 


 

 

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