Osservazioni APRILE 2005 

“Aprile dolce dormire” recita un detto, ma non per l’astrofilo! Questo è un mese strambo, una transizione dalla stagione fredda (e secca) a quella calda e – purtroppo – afosa. Tempo permettendo (generalmente durante questo mese piove abbastanza), aprile è tempo di galassie, gli oggetti preferiti di chi scrive, anche se tratterò due ammassi globulari spesso accantonati dall’astrofilo, (eccetto M3). Alte nel cielo le costellazioni del Boote, della Coma di Berenices, oltre al Leone, la Vergine e – praticamente allo zenit – la Lince. 


M3 – Ammasso Globulare – mv 6,4 – Dim. 16,2’ – Classe – 6 – Costellazione: Cvn 
Ci ritroviamo di fronte un autentica meraviglia celeste, decisamente spettacolare, almeno quanto il più ben blasonato (giustamente per carità) M13 in Ercole. 
Data la sua classe di appartenenza (6) e la mv delle sue componenti più brillanti, (12,7) possiamo risolverlo anche con aperture relativamente modeste. Ho avuto occasione di ammirarlo con diversi strumenti, tra i quali un ottimo Newton da 200 mm, risolvendolo senza problemi nell’alone. Con il binocolo Vixen 20X125 utilizzato sotto un buon cielo ne riporto la seguente descrizione: Risolto parte dell’alone con alcune stelline proiettate sopra la regione nucleare. 
Se il seeing è buono possiamo tentare ingrandimenti sostenuti: 979X – Ho l’impressione d’essere entrato direttamente nell’ammasso! (Celestron 14”). 
Inutile dire che la miglior vista di M3 è quella offertami dal 50 cm; con questo strumento "lo risolvo fino al nucleo, le stelle sono tanto fitte da sembrar polvere azzurra, e quelle che si proiettano davanti sembrano diamanti galleggianti in un mare interminabile di stelline di fondo". Consiglio di cercare questo oggetto solamente a fine serata, la sua alta luminosità danneggerebbe il nostro adattamento al buio. 

Ngc 2419 – Ammasso Globulare – mv 10,4 – Dim. 4,1’ – Classe – 2 – Costellazione: Lyn 
Ci troviamo di fronte a un ammasso globulare debole e di difficile risoluzione, ma considerata la sua distanza, (più di duecentomila anni luce dal centro della nostra galassia) e la mv delle sue componenti più brillanti (17), con una luminosità assoluta di oltre 4000 soli, possiamo dedicargli un poco della nostra attenzione!
Possiamo rintracciarlo anche con grossi binocoli, che c’è lo mostreranno come una macchietta nebulosa vicino a una brillante stellina di mv 7. Al telescopio è facilissimo, e con aperture da 30 cm possiamo notare una certa granulazione (ingrandimenti forti), ma siamo ancora ben lontani dalla risoluzione. Ho potuto risolvere l’alone di questo globulare solamente con il mezzo metro. 133X - Con la visione distolta noto una risoluzione parziale nell’alone. Vedo una regione centrale particolarmente brillante. 200X - Ora stacco parecchie stelline dall’alone, (seeing orribile), la regione nucleare è molto addensata, e non appare sferico ma allungato (est/ovest). E' circoscritto da stelline di mv 13-14,5. (Dobson 508 mm). Si cerchi questo globulare "intergalattico" e si tenti di staccare qualche stellina, impresa ardua ma gratificante. 

Ngc 4565 – Galassia – Tipo Sb – mv 10,4 – Dim. 16,2’x2,8’ - Costellazione: Com
Una galassia veramente stupenda! Visibile anche con diametri modesti sotto un buon cielo, mostra più particolari al crescere dell’apertura. Grossi binocoli la mostrano come una piccola lama di luce, dal buldge leggermente rigonfio, immersa in un bel campo punteggiato da deboli stelline. Con telescopi da una quindicina di centimetri di diametro possiamo notare la linea di polveri oscure che la taglia in due. Strumenti da 30 e più cm rivelano una regione nucleare brillante e la linea di polvere di qui sopra mostrerà ora qualche frastagliatura, anche se sarà ancora difficile osservare questa banda oscura sopra il nucleo. Quando puntai il mio mezzo metro su questa galassia rimasi abbastanza stupefatto; la linea di polveri non si mostrava soltanto frastagliata, ma appariva addirittura seghettata in molti punti, anche sopra la regione nucleare. Ho potuto notare quanto sia estesa, e il contrasto tra la parte oscura della linea di polvere che la taglia in due con la luminosità del nucleo: pareva retro illuminata! Si poteva vedere anche la luce del nucleo filtrare dietro la linea oscura. 
Qualcuno – presente al momento dell’osservazione – la paragonò a un “disco volante tagliato in due”, e la sua immagine ha poco da invidiare alle riprese fotografiche, anche di un certo spessore. Osservare questa galassia vuol dire andare a caccia al particolare più minuto che telescopio, occhio, serata ed esperienza ci permettono. 

Ngc 2903 – Galassia – Tipo Sb – mv 9,6 – Dim. 12,6’x6,6’ - Costellazione: Leo
Quando pensiamo a un oggetto spettacolare, nel nostro cervello si forma immediatamente l’immagine di M31, M42 ecc. Ci sono altri oggetti celesti, spesso assai trascurati, che hanno una bellezza e mostrano una ricchezza di particolari notevoli. Uno di questi è ngc 2903. Visibile anche con piccoli strumenti anche sotto cieli relativamente inquinati, quest’oggetto merita una particolare attenzione. Possiamo andare a cercare (come nel caso precedente) particolari che crescono al crescere del diametro dello strumento utilizzato. Consiglio vivamente di osservare questa galassia sotto cieli cristallini, da dov’è possibile sfruttare al massimo l’ottica, anche il seeing è da tenere d’acconto. Riporterò di seguito due osservazioni, fatte nelle medesime condizioni di cielo, con due strumenti diversi: 
261X – Vedo un buldge brillante e grosso, le spirali con alcuni chiaroscuri proiettati sulla parte nucleare… (Celestron 14).
118X – Magnifica! Le braccia di spirale si mostrano perfettamente anche in visione diretta, vedo molto bene anche la barra centrale (da dove si dipartono le spire), e le nebulose oscure distribuite un po’ dappertutto sulle spire, laddove in certi punti condensano fino a formare noduli. Le spirali si svolgono in senso antiorario. (Dobson Ariete 508 mm). 
Penso a questo punto che ogni ulteriore commento sia superfluo. 

M95/96 – Galassie – Tipo SBb/Sa – mv 10,5/10,1 – Dim. 7,4’x5,1’/7,1’x5,1’ - Costellazione: Leo
La costellazione del Leone offre tre gruppetti di galassie; M65/66Ngc3628 – M95/96 e M105/Ngc3371/89 (di queste ultime ci occuperemo prossimamente). 
Per chi come me va a caccia non solamente del “più debole”, ma anche dei particolari più minuti, queste belle galassie rappresentano un bel divertimento. E' ovvio che fattori quali la qualità del fondo cielo, la strumentazione utilizzata e – ultimo ma non per questo meno importante – l’esperienza dell’osservatore (grado di abilità), giocano un ruolo essenziale. Diciamo che sarà certamente possibile rintracciare questi oggetti anche sotto cieli relativamente inquinati, ma in queste circostanze, saremo molto contenti di riuscire a vedere macchiette più o meno indistinte. 
M95 – 150X - La si osserva assieme a minuscole stelline di campo. Appare più debole della 96 e tutto quello che riesco a vedere è una macchietta di luce sfumata, dalla forma sferica con una regione nucleare appena abbozzata. M96 – 150X – Debole, mostra una forma ovale, (ricorda una mandorla), con una regione nucleare debole. (Celestron 14 sotto un brillante cielo di periferia). Figuriamoci con strumenti più piccoli! Portiamoci dunque sotto un cielo cristallino d’alta montagna.
M95 – 133X – Fotografica. Vedo un nucleo molto brillante (stellare), utilizzando la visione distolta noto una barra centrale con un anello fatiscente che la circoscrive, proprio come appare in fotografia. M96 – 133X - si mostra decisamente più “piena” della sua compagna. Vedo una stellina in sua prossimità che però non disturba. La galassia mostra un aspetto oblungo e un nucleo brillante, somiglia al nocciolo di una pesca. Vedo anche qualche irregolarità sull’alone, del tipo bande di polveri, (particolari non proprio facilissimi). Bella ma meno spettacolare della sua compagna. 
(Dobson Ariete da 508 mm sotto un cielo d’alta montagna non proprio stupendo). A parte la differenza nel diametro, la qualità del cielo è stata decisiva per l’osservazione con il mezzo metro. Mano ai propri strumenti, e a caccia di particolari fotografici. 

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