AGOSTO 2007 

Osservazioni suburbane 2° puntata


L’osservazione visuale di oggetti deboli è di per se un arte, da apprendere e coltivare assiduamente, con passione e costanza ma, l’osservazione del profondo cielo da località, anche relativamente inquinate, richiede soprattutto una dote; la pazienza.
Bisogna saper attendere la serata adatta, l’oggetto adatto, il filtro adatto ma (soprattutto) la corretta forma mentis.
L’ultimo aspetto menzionato è assai importante; gironzolando quasi a caso per il vasto cielo, mi sono imbattuto in oggetti frustranti da località suburbane (impressionanti sotto buoni cieli!), ma ho avuto anche la sorpresa di imbattermi in veri e propri gioielli, da osservare anche da località suburbane. Ovviamente bisogna essere disposti ad accettare alcune piccole/grandi delusioni, accettando di buon grado di “buttare” via intere serate alla ricerca dell’oggetto più idoneo, ma alla fine ci si ritrova con un piccolo bottino, di oggetti per così dire “personalizzati” per la propria postazione e/o strumentazione.
È molto importante al tal fine, non cedere alla tentazione del “solito” (facile e scontato) oggetto, per evitare di “ghettizzarsi” osservativamente parlando.
Non molto lontano dalla grande nebulosa “Regina delle Stelle” (tra M16 a sud/ovest e M26 a nord/est)), nella piccola costellazione dello Scudo, possiamo gustarci un bell’ammasso aperto; NGC 6631. Si tratta di un ammasso aperto abbastanza debole e impacchettato (mv 11,7 – Dim. 5’), che per queste sue caratteristiche “risponde” bene anche a cieli relativamente inquinati, avendo cura di osservarlo con gli ingrandimenti adatti. Si tratta di un ammasso decisamente trascurato, a mio parere ingiustamente. È possibile osservarlo con uno strumento da una quindicina di cm, a ingrandimenti medio alti, si rimarrà incantati dalla ricchezza del campo che lo contiene. L’oggetto è compatto ma non esageratamente concentrato, ad un’occhiata superficiale non rivela nessuna forma particolare, ma un’osservazione più attenta potrà rilevare una forma oblunga (a banana) elongata verso nord/ovest. Osservandolo con il C14, dalla mia postazione suburbana, ne riporto la seguente descrizione; “95X – vedo un bel campo stellare, sulle prime sembra non ci sia nulla ma, adottando un maggior potere d’attenzione vedo emergere, una certa condensazione (non molto appariscente per la verità) di stelline, disposte a forma vagamente triangolare”. Si può notare che l’ammasso in se stesso è poco appariscente ma, la bellezza del campo stellare, la relativa difficoltà di percezione che ci offre, lo rendono (a parere di chi scrive) un ammasso aperto da cercare. Invito dunque chi legge queste righe a “strapparlo” al cielo! Fatemi sapere…
Una decina di primi verso nord/est da questo ammasso aperto, possiamo cercare quattro oggetti d’un certo interesse; Ruprecht 141 – 142 – 143 e 144. Non è facile individuare i “confini” (se di confini si può parlare) che separano questi tre differenti ammassi (l’ultimo è il più distanziato dal primo terzetto). Ruprecht 141 è il più cospicuo dei tre, non è comunque facile orizzontarsi in un campo stellare così ricco; "95X – vedo una vasta nube stellare, con tre condensazioni, che dovrebbero rappresentare i nuclei dei tre ammassi stellari, le stelle sono disposte in forma decisamente irregolare”. Anche analizzando immagini fotografiche a grande campo, non è facile orizzontarsi in questa zona di cielo, provare per credere! Spettacolare anche Ruprecht 144; “95X - poche stelle brillanti, verso nord si vede una grande nebulosità oscura, somigliante a una grossa nube temporalesca…”.
Ecco, basta trovare l’oggetto appropriato, in relazione allo strumento e alle condizioni di cielo, per riuscire a gustarsi panorami stellari degni di nota anche dalla nostra postazione suburbana. Certo, quanto appena esposto non deve far dimenticare l’importanza di una località non inquinata da luci artificiali, da preferirsi certamente e in ogni caso. Possiamo compilare un nostro personale catalogo, di oggetti da osservare un po’ in tutte le condizioni di cielo, potremo arrivare a scoprire che, non tutti gli oggetti celesti sono colpiti allo stesso modo da un certo inquinamento luminoso, che ci sono serate con tra speranza molto differente e, in ultima analisi, noi stessi non siamo sempre uguali da una sera all’altra!
Buone osservazioni e appuntamento al prossimo mese, per continuare le nostre osservazioni da cieli suburbani.

[ Home ]