L’arte di osservare con il telescopio
IL CASTELLO editore, pagg. 176, € 19,00
Si crede
(erroneamente) che acquistare un telescopio dalla grande apertura sia
sufficiente per avere un sicuro guadagno. Questo risulterà vero solamente
se avremo imparato a sfruttare al meglio strumenti di minore diametro. Se
non ci atterremo a questa regola, sarà come sperare di suonare uno
strumento musicale pregiato senza aver imparato a suonare neppure un
flauto dolce! Un telescopio astronomico è uno strumento scientifico, e
come tale dovrebbe essere considerato, se si vuol ottenere il massimo, in
special modo nell’osservazione visuale.
Questo libro si prefigge pertanto lo scopo di colmare questa lacuna
d’attenzione, invitando l’osservatore visuale a sfruttare al massimo il
proprio strumento, recandosi nei posti giusti, attendendo la serata
dall’eccellente trasparenza e dall’ottimo seeing e “sfidando” la propria
abilità di osservatori, con oggetti al limite della visibilità.
Le descrizioni dei 481 oggetti celesti trattati nel testo sono state
effettuate dall’autore utilizzando un telescopio di tipo Newtoniano in
montatura Dobson, dotato di buone ottiche da 508 mm di diametro. Un libro
che ci spiega come diventare buoni osservatori visuali del profondo cielo,
abili a cogliere l’ultimo fotone raccolto dal proprio strumento.
All'interno del libro si
potranno trovare descrizioni come questa:
NGC 1514 – Planetaria
– mv 10,9 – Dim. 2,3'x2,0' – mv stella centrale 9,4 - (508 mm)
62X con OIII – appare in
un campo di stelle brillanti, la stellina centrale è molto brillante.
Questa planetaria mostra un guscio strutturato, (visibile anche senza
filtro sebbene meno marcato). Con la visione distolta, e in parte anche
direttamente, si osservano una serie di chiaroscuri e una forma sferica.
133X con OIII – è ancora più bella e brillante, ora si rendono chiaramente
visibili tutta una serie di minuti chiaroscuri–pienivuoti, il tutto
condito da una lieve tinta verdastra. Nota; intorno la stella centrale si
vede un collare oscuro.
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